Microglia convertita in neuroni nel danno da ictus

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XX – 14 ottobre 2023.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Lo studio diretto del cervello umano dopo un ictus potrebbe far progredire notevolmente le nostre conoscenze su questa patologia, oggi intensamente studiata, come già 20-30 anni fa, su modelli murini. Ancora molti interrogativi sui processi del danno e del recupero attendono risposta, soprattutto per ciò che concerne il ruolo dei singoli tipi cellulari attivi nel focolaio ischemico-necrotico e nell’area immediatamente circostante, dopo l’evento vasculo-cerebrale responsabile. Le evidenze di recupero funzionale mediante NTC (neuronal conversion technology) in vivo, dopo lo sviluppo del danno al tessuto nervoso cerebrale, sono ancora molto limitate, e il diretto contributo di cellule neuroniche indotte rimane poco chiaro.

Infatti, sebbene generare nuovi neuroni nel territorio ischemico cerebrale costituisce in teoria l’approccio ideale per sostituire i neuroni perduti e riparare il danno, il cervello dei mammiferi adulti conserva una capacità neurogenica solo limitata. Takashi Irie e colleghi, poiché la linea cellulare microglia-macrofagi converge internamente nel sito del danno dove sostanzialmente si verifica la morte cellulare, hanno ritenuto che una popolazione cellulare di microglia-macrofagi convergente nel centro della lesione potesse essere un bersaglio per la conversione diretta e il recupero dei neuroni perduti, dopo un danno necrotico da ischemia cerebrale occlusiva.

(Takashi I., et al., Direct neuronal conversion of microglia/macrophages reinstates neurological function after stroke. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2307972120, 2023).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Cell Biology and Medicine, Graduate School of Medical Sciences, Kyushu University, Fukuoka (Giappone); Department of Neurology, Neurological Institute, Graduate School of Medical Sciences, Kyushu University, Fukuoka (Giappone); Department of Stem Cell Biology and Medicine, Graduate School of Medical Sciences, Kyushu University, Fukuoka (Giappone); Department of Physiology, Nihon University School of Dentistry, Tokyo (Giappone); Department of  Molecular Life Sciences, Tokai University School of Medicine, Isehara (Giappone); Division of Molecular Neuroinflammation, Medical Research Center for High Depth Omics, Medical Institute of Bioregulation, Kyushu University, Fukuoka (Giappone); Institute of Neuropathology, Faculty of Medicine, University of Freiburg, Freiburg (Germania); Signaling Research Centers and Centre for Integrative Biological Signaling Studies, University of Freiburg, Freiburg (Germania).

I ricercatori, considerando obiettivo per la trasformazione diretta in neuroni la popolazione cellulare di microglia-macrofagi convergente nel centro della lesione, dopo l’occlusione temporanea dell’arteria cerebrale media in topi adulti, hanno promosso in questa popolazione cellulare presso lo striato danneggiato l’espressione di un fattore di trascrizione neurogenico: NeuroD1. In tal modo, hanno ottenuto la conversione da elementi microgliali a cellule nervose indotte, che si sono funzionalmente integrate nei circuiti neuronici pre-esistenti.

Takashi Irie e colleghi hanno rilevato che la genesi, mediata da NeuroD1, di neuroni indotti migliorava in modo significativo la funzione neurologica nel modello murino di ictus umano. L’esperimento di rimozione selettiva di queste cellule nervose neo-prodotte determinava la perdita del recupero funzionale ottenuto con la tecnica di conversione delle cellule microgliali in cellule nervose indotte.

I risultati di questo studio dimostrano che la conversione di microglia-macrofagi in neuroni contribuisce direttamente al recupero seguente l’evento cerebrovascolare acuto, e ha un grande potenziale quale strategia terapeutica nel trattamento del danno ischemico cerebrale.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-14 ottobre 2023

www.brainmindlife.org

 

 

 

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